Il Tour de France torna ai francesi. L’edizione 2025 della Grande Boucle si disputerà interamente all’interno dell’Hexagone e sarà un omaggio ai grandi miti del ciclismo, d’oltrealpe, da Jean Robic (testa di vetro) e Louison Bobet a Jacques Anquetil, da Bernard Hinault (il Tasso), Bernard Thevenet a Laurent Fignon (il professore).
Il Tour che non sconfina partirà dal nord della Francia, da Lille, il 5 luglio: due le cronometro di cui una di montagna a Peyragudes, sette arrivi in salita, tra cui Mont Ventoux, Col de la Loze e a Superbagneres, e ritorno a Parigi, dopo la parentesi
di Nizza per la concomitanza con le Olimpiadi, per la tappa finale il 27 luglio. 3320 km complessivi.

“Abbiamo deciso di riportare il Tour a casa”, ha detto il direttore della corsa, Christian Prudhomme, dopo che le ultime tre edizioni sono iniziate fuori dalla Francia a Copenaghen, Bilbao e l’anno scorso a Firenze.
Sarà un tracciato impegnativo, ma equilibrato. Ciascun corridore, con le proprie attitudini, avrà carte da giocare.
“Prudhomme: inizieremo dalle terre che hanno un amore viscerale per il ciclismo”
“Tutto in Francia? Le Grandi Partenze all’estero sono fondamentali, perché permettono al Tour di brillare ancora di più – le parole di Prudhomme in un’intervista all’Equipe – Ma bisogna farle a patto di andare anche nelle nostre città medie e piccole. Dopo tre Grand Départ all’estero, stavolta inizieremo in terre che hanno un amore viscerale per il ciclismo. Nella prima settimana attraverseremo il Nord, la Normandia e la Bretagna, ovvero tre delle regioni che hanno fatto grande il ciclismo francese. Stiamo facendo il massimo per toccare tutte le regioni, di anno in anno. La regola che ci siamo posti è che, nell’arco di cinque anni, dobbiamo toccare ogni angolo della Francia. C’è poi l’eccezione della Corsica, ma quello è un discorso diverso”.
Dunkerque, attenzione alle imboscate
l Tour 2025 partirà quindi da Lille, sede di partenza e arrivo della prima tappa terreno di caccia per i velocisti, il più scaltro indosserà la prima maglia gialla. Seconda frazione più mossa con arrivo a Boulogne-sur-Mer: gli ultimi 10 chilometri prevedono infatti due strappi con pendenze significative e un tratto finale in leggera salita. La terza tappa si concluderà a Dunkerque: velocisti avvantaggiati, ma con il vento qualcuno potrebbe tendere agguati. Da Amiens a Rouen, una quarta tappa mossa che negli ultimi 25 km prevede tre gpm, fra cui la Rampe Saint-Hilaire (900 metri al 10%). La quinta tappa sarà una cronometro individuale, partenza e arrivo a Caen.
Più di 3500 metri di dislivello positivo e l’arrivo posto a Vire Normandie, al termine di uno strappo di 700 metri al 10,2% di pendenza per la sesta frazione. E poi uno dei classici degli ultimi anni, il Monte de Bretagne a Guerlédan. Sabato 12 e domenica 13 luglio due frazioni per velocisti con arrivi a Laval e Chateauroux. Il 14 luglio il gruppo arriverà sul Massiccio Centrale: traguardo sul Puy Sancy, località Mont-Doré con 4400 metri di dislivello positivo lungo le strade del Massiccio Centrale.
I corridori ripartiranno mercoledì 16 luglio con l’11ma tappa, un circuito intorno a Tolosa: con lo strappo di Pech David, a 8 chilometri dall’arrivo, che tocca anche il 20% di pendenza. Alla dodicesima frazione arrivano i Pirenei: partenza da Auch e arrivo ad Hautacam, che sarà raggiunto dopo aver scalato anche il Col du Soulor e il Col des Borderes. Importante ai fini della classifica la tredicesima tappa, una cronoscalata: partenza da Loudenvielle e arrivo a Peyragudes, per 11 chilometri di percorso complessivo e 7 di salita. La frazione 14 è una cavalcata sui Pirenei, con montagne iconiche da affrontara, da Pau a Luchon-Superbagnères: 183 chilometri, con il Col du Tourmalet, il Col d’Aspin, il Col de Peyresourde e l’arrivo in salita (12,4 km al 7,5%). La frazione numero 15, più tranquilla, arriva a Carcassone. Spostamento a Montpellier, dove si celebra il giorno di riposo.
Tour 2025, il ritorno del Mont Ventoux
Si ripartirà, martedì 22 luglio, in direzione Mont Ventoux, montagna arcigna e letteraria. Il giorno dopo si arriverà a Valence, traguardo per velocisti. Giovedì 24, poi, inizierà il gran finale del Tour 2025: si va da Vif a Courchevel, per 171 chilometri che prevedono le ascese del Col du Glandon, del Col de la Madeleine e, appunto, quella verso il Col de la Loze e Courchevel. Per la tappa numero 19 e previsto l’arrivo a La Plagne non prima di aver superato Gran premi della Montagna. Sabato 26 luglio si andrà da Nantua a Pontarlier, per una tappa piuttosto mossa nel Giura. Gran finale e passerella a Parigi, sugli Champs-Elysées come vuole la tradizione. Partenza da Mantes per gli ultimi 120 chilometri.
Angelo De Lorenzi
Le tappe
Tappa 1 (05/07): Lille – Lille (185 km)
Tappa 2 (06/07): Lauwin-Planque – Boulogne-sur-Mer (212 km)
Tappa 3 (07/07): Valenciennes – Dunkerque (178 km)
Tappa 4 (08/07): Amiens – Rouen (173 km)
Tappa 5 (09/07): Caen – Caen (33 km, crono)
Tappa 6 (10/07): Bayeux – Vire Normandie (201 km)
Tappa 7 (11/07): Saint-Malo – Mûr-de-Bretagne (194 km)
Tappa 8 (12/07): Saint Meen Le Grand – Laval (174 km)
Tappa 9 (13/07): Chinon – Châteauroux (170 km)
Tappa 10 (14/07): Ennezat – Le Mont Dore (163 km)
Tappa 11 (16/07): Toulouse – Toulouse (154 km)
Tappa 12 (17/07): Auch – Hautacam (181 km)
Tappa 13 (18/07): Loudenvielle – Peyragudes (11 km, crono)
Tappa 14 (19/07): Pau – Luchon-Superbagnères (183 km)
Tappa 15 (20/07): Muret – Carcassonne (169 km)
Tappa 16 (22/07): Montpellier – Mont Ventoux (172 km)
Tappa 17 (23/07): Bollène – Valence (161 km)
Tappa 18 (24/07): Vif – Courchevel / Col de la Loze (171 km)
Tappa 19 (25/07): Albertville – La Plagne (130 km)
Tappa 20 (26/07): Nantua – Pontarlier (185 km)
Tappa 21 (27/07): Mantes la Ville – Parigi (120 km)